L'imposta di bollo sui conti correnti è una tassa applicata dalla banca nel caso in cui venga suparata la giacenza media di 5.000 euro (cinquemila euro). L'imposta di bollo è una tassa dello Stato, viene prelevata e versata direttamente nelle casse dell'erario. Non si tratta dunque di una commissione bancaria, ma di una tassa prevista per legge e quindi applicata da TUTTE le banche . L'unica cosa che la banca può decidere è quando e quante volte durante l'anno effettuare l'addebito, debitamente calcolato sui mesi in esame.

Importo dell'imposta di bollo

Chi possiede un conto corrente bancario è soggetto al pagamento dell'imposta di bollo statale che viene automaticamente addebitata dalla banca. L’addebito può essere trimestrale (€8,55 ogni 3 mesi) o mensile (2,85 euro al mese) a discrezione dell'istituto bancario.

Come si calcola la giacenza media *

Supponendo che per i primi 29 giorni ci siano 4500€ sul conto ed il trentesimo giorno ve ne siano 9.000, la giacenza media sui 30 giorni è la seguente:

(29 X 4.500 + 9.000) / 30 = 4.650€  L'imposta di bollo NON è dovuta
Supponendo invece che ci siano 4500 euro per 20 giorni e 9.000 per i successivi 10 la giacenza media diventa:

(20 X 4.500 + 10 X 9.000) / 30 = 6.000 L'imposta di bollo è dovuta


*il calcolo va fatto sul periodo di riferimento, se la banca addebita l'imposta ogni trimestre va fatta la media sui 3 mesi 


Conto corrente intestato a privati

L'imposta non è dovuta per i conti al di sotto dei 5.000 euro di giacenza media. I conti correnti più “ricchi” (con giacenza superiore ai 5 mila euro) continueranno a pagare l’imposta di bollo annuale pari 34,2 euro. Si tratta di una tassa in vigore dal 1972, che si applica al rendiconto annuale sia dei conti bancari che di quelli postali.

Conto corrente intestato a persone giuridiche

I conti correnti intestati a “soggetti diversi dalle persone fisiche” pagheranno un bollo annuale di 100 euro.