Ecco a voi i nerazzurri devastanti in attacco e fragili in difesa

Non era mai successo, o almeno non negli ultimi 10 anni: l’Inter di questo inizio di stagione è una squadra che scende in campo con il solo obiettivo di segnare un goal in più rispetto all’avversario, anche se ciò significa subire (e tanto) in difesa. La Beneamata, insomma, rassomiglia più a una formazione brasiliana, che fa del "fútbol bailado” il suo credo calcistico, piuttosto che a una italiana, che gioca con l’unico scopo di ottenere i 3 punti. Contro Fiorentina e Benevento abbiamo assistito a uno show più unico che raro: mai una formazione nella storia recente del calcio italiano era riuscita a segnare 9 goal in sole 2 partite! E la nuova Inter di Conte ci è riuscita sfruttando in particolare la fascia destra di proprietà del sontuoso Hakimi.

Il giovane marocchino si è già ottimamente inserito negli schemi del mister leccese e i suoi assist per Lukaku ne sono la conferma. Oltre al suo lavoro per certi versi oscuro, soprattutto quando chiamato a coprire, stiamo apprezzando quello di Sánchez che viene a prendere palla sulla trequarti in modo da non offrire alcun punto di riferimento all’avversario che non sa quale zona del campo presidiare. Infine una speciale menzione va a Young che con Contesta vivendo una seconda giovinezza. Tutto molto bello si dirà, mail calcio champagne interista si vede solo in attacco e non certo in difesa. Perché mai vi starete chiedendo? Perché i centrali di centrocampo non hanno preso le misure in campo come si suole dire: Barella e Brozović, o a seconda di casi Vidal e Gagliardini, devono ancora capire come rifornire il reparto avanzato senza scoprirsi troppo. Questa loro (grave) mancanza ha portato l’Inter a subire ben 5 goal in 180 minuti. Va bene il fútbol bailado ma onestamente sono troppi.

L’asse Hakimi-Lukaku

L’Inter di questa stagione, almeno dopo le prime due partite di campionato disputate, appare molto diversa rispetto a quella degli ultimi anni: Conte, in particolare, sta puntando forte sulla fase offensiva. Se ci fate caso, l’allenatore nerazzurro sta costruendo una squadra che lascia più chance all’avversario ma che al tempo stesso preme di più sull’acceleratore sfruttando l’asse Hamiki-Lukaku: palla al marocchino che crossando dal fondo cerca di offrire palloni giocabili, o meglio assist, che il gigante belga può mettere in rete. È successo con il Benevento, era successo con la Fiorentina e succederà ancora. I 5 goal alle Streghette e i 4 goal ai Gigliati sono la testimonianza di come questa nuova Inter ci farà divertire, e se questi sono i presupposti è fondamentale capire dove guardare in streaming il calcio! Diversamente ci perderemmo uno show che non è frutto del caso ma sarà la costante di questa stagione. Immaginate poi se anche Eriksen tornerà a fare l’Eriksen: se così sarà, crediamo che anche per la fortissima Juventus del fenomeno Cristiano Ronaldo sarà dura reggere il passo dei nerazzurri, più brasiliani nel loro modo di giocare che italiani.

Sensi, che sorpresa!

Se dietro, come detto, si fa fatica, davanti tutto funziona alla grande. E ciò lo si deve anche a Sensi, che quest’anno sta letteralmente prendendo per mano l’Inter grazie alle sue intuizioni. Se l’ex Sassuolo troverà continuità in campo, e soprattutto eviterà di infortunarsi con regolarità come è successo nel corso della passata stagione, allora l’Inter potrebbe regalare almeno una grande gioia ai suoi tifosi che profuma di scudetto.