In
una società in cui è ormai possibile acquistare qualsiasi cosa, anche i metodi
con cui si riescono a trovare le somme necessarie per farlo sono cambiate e
diventate numerose.
Mutui,
prestiti finalizzati, leasing, sono soltanto alcune delle soluzioni più
utilizzate dalla persone per raggiungere i loro obiettivi, almeno quelli
materiali come acquistare o ristrutturare una casa, acquistare un’auto, fare il
viaggio da sogno che si desidera da una vita. Per tutte queste cose ci sono
strumenti utili che richiedono sì, qualche sacrificio ma è anche vero che i
sogni senza sacrifici non si avverano.
Tra
le soluzioni più frequenti c’è anche la cessione del quinto, definito un
prestito personale al consumo perché non necessita di motivazioni al momento
della sua erogazione. Questo è uno dei grandi elementi che lo differenziano dai
prestiti finalizzati, quelli tradizionali, per intendersi.
Il
suo nome, come è possibile intuire, deriva dal fatto che viene rimborsato attraverso rate mensili fisse trattenendo
fino ad un massimo di un quinto dello stipendio o
della pensione.
Può essere anche definito prestito garantito perché le rate sono
versate direttamente dalle amministrazioni di competenza, che sono il datore di
lavoro o l'istituto che paga la pensione. Il rapporto è sempre coperto da
un’assicurazione contro il rischio di morte o di perdita del lavoro.
Tutti possono richiedere la cessione del quinto?
Essendo una soluzione vantaggiosa e sicuramente comoda,
considerato che le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla
pensione quindi non ci saranno dimenticanze o ritardi, viene da chiedersi se tutti possano accedere
alla cessione del quinto. La risposta è no. Si tratta, infatti, di una ben
precisa formula rivolta ai dipendenti pubblici o privati con contratto a
tempo indeterminato e ai pensionati. In realtà anche quelli con contratto a
tempo determinato hanno possibilità di accedervi, con la sola prerogativa che
il piano di rientro del prestito non superi la data di termine del contratto.
Per quanto riguarda i pensionati, la scadenza del prestito
non può però superare il novantesimo anno di età.
Le categorie escluse da questa tipologia sono i lavoratori
autonomi e i liberi professionisti con partita iva, ma è abbastanza chiaro
considerato che non hanno una busta paga né un’entrata fissa mensile dalla
quale poter trattenere la rata legata al prestito. Se siete interessati, su
Cessionedelquintofacile.com trovate tutte le informazioni
necessarie.
I prestiti in Italia
Secondo quanto analizzato dalla Banca d’Italia, i prestiti
in Italia nel 2019 sono cresciuti dello 0,3%. I prestiti alle famiglie sono
aumentati del 2,4%, quelli alle società non finanziarie sono diminuiti
dello 0,9%.
Secondo un’altra ricerca emerge anche il motivo più
frequente dei prestiti agli italiani: le vacanze. Stando ai dati soltanto nei
primi mesi del 2019 sono stati erogati oltre 72 milioni di prestiti per spese
legate alle vacanze. Quasi una domanda su tre è presentata da un under 30 e
l'importo medio della richiesta di prestito è di 5.291 euro.
Dati che mettono in evidenza che gli italiani vedano di
buon occhio la richiesta di denaro a istituti di credito e che, a quanto pare,
siano anche disposti senza troppi pensieri a indebitarsi per regalarsi qualche
vacanza magari in un luogo sognato da sempre.
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