I costi per la registrazione di un contratto di affitto nel 2018 sono costituiti dall'imposta di registro e dall'imposta di bollo. 

Imposta di bollo

Per ogni copia da registrare, l’imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.


Imposta di registro


Quando si registra un contratto di locazione, bisogna pagare l'imposta di registro. Il versamento per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro. Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro. In sostanza, il corrispettivo annuo da considerare per il calcolo dell’imposta va assunto per il 70%.

L’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato.
IMMOBILEPERCENTUALE
Fabbricati a uso abitativo2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità
Fabbricati strumentali per natura1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva
2% del canone, negli altri casi
Fondi rustici0,50% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità
Altri immobili2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità

Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto.
Sul deposito cauzionale versato dall'inquilino non è dovuta l’imposta di registro. Se però il deposito è pagato da un terzo estraneo al rapporto di locazione, va versata l’imposta nella misura dello 0,50%.