Eni ha chiuso il 2016 con i conti in rosso di 1,6 miliardi di euro, a riprova della difficile situazione del settore degli idrocarburi e del perdurare della crisi economica.


Il gruppo ENI continua comunque a remunerare i propri azionisti attraverso il pagamento delle cedole.

Nell'ultimo trimestre 2016 il gruppo ha portato a casa un utile di 0,46 miliardi che non è però bastato a portare in positivo il bilancio dell'intero anno.

Importo dividendo Eni 2017

Il consiglio di amministrazione di Eni ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo Eni 2017, relativo ossia all’esercizio 2016, pari a 0,8 euro per azione, esattamente lo stesso importo pagato l'anno scorso.

Si tenga debitamente presente che di questi 0,8€, sono già stati pagati 0,4€ nel 2016 a titolo di acconto dividendo 2017.


Prospettive future per ENI


Nonostante i dati negativi l'amministratore Delegato Claudio Descalzi prova a vedere positivo dichiarando che con questo bilancio si chiude un triennio durante il quale Eni ha completato un processo di profondo cambiamento che ha consentito di affrontare un contesto tra i più difficili nella storia dell'industria oil&gas, rilanciando le prospettive di crescita e preservando la solidità patrimoniale del gruppo. Le prospettive di crescita sono basate sugli importanti risultati che abbiamo ottenuto: la produzione di 1,86 milioni di barili/giorno dell'ultimo trimestre, il rimpiazzo record delle riserve certe, una serie importante di nuovi progetti a elevato valore che contribuiranno a una crescita produttiva media del 3% nel prossimo quadriennio e l'avanzata ristrutturazione dei business mid-downstream.