A partire dal 13 gennaio 2016 la società Telecom Italia ha adottato il marchio unificato TIM, tuttavia il titolo quotato alla borsa di Milano si chiama ancora Telecom.

I risultati preliminari dell'esercizio 2016 di Telecom evidenziano un indebitamento netto a fine 2016 di 25,12 miliardi, in riduzione rispetto ai 27,28 miliardi della fine del 2015.  Il gruppo ha inoltre riportato ricavi in calo del 3,5% a 19,04 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo è salito da 7,01 a 8,02 miliardi di euro, con una marginalità in crescita dal 35,5% al 42,1%.


Dividendo 2017 di Telecom Italia

Purtroppo gli azionisti Telecom rimarranno a bocca asciutta per almeno 3 anni. Non sarà staccato alcun dividendo nei prossimi 3 anni, per impiegare le risorse negli investimenti e nella riduzione del debito.

La società dichiara di perseguire obiettivi ambiziosi e punta a trasformarsi totalmente rispetto all'assetto attuale. Per fare ciò il gruppo TIM fa affidamento alle risorse interne per una crescita duratura e sostenibile. La nuova strategia sarebbe focalizzata sulla diffusione della banda ultralarga, per la quale saranno investiti 5 miliardi di euro.
Nel nostro piano non sono previsti dividendi per le ordinarie”, ha dichiarato il direttore finanziario di Telecom Italia, Pier Giorgio Peluso, nel corso della conference call di presentazione del piano industriale di Telecom.

Consenso degli analisti

Il nuovo piano industriale di Telecom ha trovato il consenso degli analisti. Per Morgan Stanley il piano 2017-2019 potrebbe portare a un rialzo del consensus sugli utili e assegna alle azioni un target price di 1,15 euro, identico a quello di Deutsche Bank. Moderatamente positivo anche Credit Suisse che imposta un target price a 0,90€.