Non sempre il Sole splende per 24 ore; a volte arriva la burrasca. È almeno dal 2010 che gli addetti ai lavori conoscono la situazione disastrosa in cui versa il gruppo Sole 24 Ore, quotato anche in borsa. Certo fa uno strano effetto vedere un giornale che dispensa consigli di business, trovarsi in una situazione tanto grave quanto tragicomica. Forse gli analisti e gli esperti di finanza che il sole 24 ore vanta di avere tra il suo organico, avrebbero fatto meglio a dedicare qualche ora del proprio lavoro a risolvere i problemi della propria azienda, piuttosto che dare ricette per i portafogli altrui.
Costi elevati, scelte errate e la crisi dell’intero settore editoriale hanno lentamente eroso i conti del giornale, che ridendo e scherzando registra bilanci in perdita da ben sette anni.


"Alla luce dei risultati economici, finanziari e patrimoniali rilevati nel primo semestre 2016, si sono rese necessarie valutazioni da parte degli amministratori in merito alla sussistenza del presupposto di continuità aziendale". In sostanza il Sole 24 ore potrebbe dover dichiarare la bancarotta.


Disastro in borsa, il titolo ha perso il 90% del valore dalla quotazione

Il Sole 24 ore debuttò in borsa il 6 dicembre 2007, quando già dal primo giorno di contrattazioni perse subito il 5 per cento. La prima giornata fu di mal auspicio per il futuro del titolo, che ad oggi ha perso il 90 per cento del valore. Il patrimonio netto dell'azienda è sceso a 28 milioni., rispetto ai 200 milioni di appena 4 anni fa.
 

Via Squinzi e altri 5 consiglieri

Giorgio Squinzi si è dimesso dal ruolo di presidente del consiglio d'amministrazione dopo solo 5 mesi e con lui se ne sono andati sei consiglieri: Carlo Pesenti, amministratore delegato di Italmobiliare, Claudia Parzani, avvocato internazionale, Livia Pomodoro, ex presidente del tribunale di Milano e Mauro Chiassarini, amministratore delegato di Bayer Italia e Maria Carmela Colaiacovo.


50 milioni di perdite nei primi 6 mesi del 2016

Il Sole 24 Ore ha chiuso la prima metà dell'anno con una perdita netta di 49,8 milioni di euro, aggravando la situazione già precaria. Servirebbe a questo punto un aumento di capitale per garantire almeno la continuità aziendale.


Sindacati e giornalisti in subbuglio

I sindacati si sono subito attivati (quando i buoi sono scappati...) con un comunicato stampa nel quale si parla di "un fallimento su più livelli" dove "l'emergenza obbliga a un ribaltamento totale della prospettiva: abbiamo bisogno di verità al posto della realtà parallela e di progettualità di lungo termine per costruire il futuro".
"Dall''ultimo miglio siamo passati all'orlo del baratro. Con la continuità aziendale improvvisamente a rischio. Come tutto questo sia stato possibile, come sia stato possibile compromettere a questo punto la solidità di un'offerta informativa che ancora è punto di riferimento nel dibattito pubblico, ci riserviamo di capirlo prima e di spiegarlo poi ai lettori che hanno il diritto di essere informati anche e soprattutto su tutto quello che ci/li riguarda".


Fate presto!

Ebbene si, proprio quei giornalisti che ogni giorno, da anni, tuonano contro il debito pubblico italiano, non si erano accorti che il loro datore di lavoro, il "Sole 24 Ore" si stava disintegrando sotto il loro naso. Però loro hanno la ricetta per l'Italia e continuano a proclamarla a gran voce nei loro articoli.
e allora... Fate presto: a chiudere, si intende.