Il governo italiano ha sempre cercato di incentivare l'imprenditoria femminile non solo a parole ma anche con alcuni fatti, come gli sgravi fiscali, la riduzione d'imposta, i contributi a fondo perduto, i finanziamenti agevolati e i bandi regionali. Se sei una giovane donna che vuole aprire un'attività in proprio la strada per te potrebbe essere quindi più agevole, sempre che tu e la tua impresa soddisfiate tutti i requisiti per accedere ai contributi. Se la tua intenzione è davvero quella di aprire un'azienda informati a dovere sul sito della tua regione, perchè i bandi possono essere istituiti anche su iniziativa regionale con regole e importi diversi per tutti.  Dovrai compilare alcuni documenti e impegnarti un pò, ma risparmierai denaro utile a darti una bella boccata d'ossigeno.

Facciamo chiarezza su quali sono le agevolazioni, come si richiedono e con quali requisiti minimi.

I requisiti generali per le agevolazioni per le donne imprenditrici

Quelli che seguono sono requisiti generali che possono differire da bando a bando. Vanno quindi presi in linea teorica e generale, ma non sono standard scritti sulla pietra. Ciò significa che bisogna verificare caso per caso e leggere nel dettaglio i requisiti per ogni agevolazione.

Le imprese devono essere di modeste dimensioni ed in particolare:
Meno di cinquanta dipendenti.
– Fatturato annuo: non più di 5 milioni di euro.
– Stato patrimoniale: non più di 2 milioni di euro.

Possono presentare una domanda per ottenere i benefici previsti:
– Le ditte individuali gestite da donne.
– Società cooperative o di persone costituite per almeno il 60% da donne.
– Società di capitali le cui quote di partecipazione siano, per almeno 2/3, in possesso di donne.
– Imprese, consorzi, associazioni, servizi di consulenza e assistenza le cui quote siano possedute per almeno il 70% da donne.
I parametri relativi alla componente femminile dovranno essere mantenuti per almeno 5 anni.

Finanziamenti agevolati per le donne imprenditrici

I finanziamenti agevolati vengono dati solitamente dalla Regione. Biosgna quindi controllare sul sito della regione di appartenenza se ci sono attivi dei progetti di questo tipo. Solitamente a poter godere di queste possibilità saranno le Piccole e Medie imprese a gestione prevalentemente femminile di recente costituzione.  I finanziamenti saranno concessi per l’effettuazione di nuovi investimenti, e la dotazione finanziaria dipende dal bando in corso. Per Piccole e Medie Imprese si intendono ditte individuali, società cooperative, società di persone e capitali.

Queste imprese devono essere presenti sul territorio della Regione e soprattutto devono essere a partecipazione prevalentemente femminile, sia come titolari, che come amministratrici (n.b. in questo caso i soci devono almeno per due terzi essere donne e il capitale sociale deve essere almeno al 51% di proprietà di donne).

Finanziamenti a fondo perduto per l'imprenditoria femminile

I contributi per l'imprenditoria femminile sono finanziamenti europei che prevedono la concessione di prestiti  a fondo perduto, cioè da non restituire all’Ente Erogatore. I finanziamenti a fondo perduto ovviamente non coprono l'intero investimento, la restante parte del debito potrebbe beneficiare di un agevolazione sul tasso d’interesse o essere richiesta all’impresa come apporto di mezzi propri, anche sottoforma di finanziamenti da banche.
I finanziamenti a fondo perduto vengono generalmente erogati tramite le regioni e coprono investimenti per: attrezzature e macchinari, Avvio attività, Opere edili e impianti, Innovazione Ricerca e Sviluppo, Marketing, Promozione/Export, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili, Consulenze/Servizi.