L'oro che si trova nei fiumi prende il nome di oro alluvionale e proviene dalle rocce erose e dilavate dalle acque. L'abbondanza di questa tipologia di oro in determinati fiumi dipende dalla concentrazione dell'oro nelle rocce che sono attraversate e, nel tempo, erose dal fiume. In Italia, i fiumi più ricchi di oro sono l'Orco, l'Elvo, il Ticino e l'Orba.
Dove cercare l'oro e quanto si guadagna
Le zone dove maggiormente viene praticata questa attività sono nel Nord Italia, ai piedi delle valli dell’arco alpino, principalmente lungo il versante occidentale fino all’Appennino Ligure.
La ricerca dell'oro si effettua manualmente e, fino ad una ventina d'anni fa, c'era ancora qualche cercatore che viveva di questo lavoro: probabilmente ora non più poiché è molto faticoso e poco redditizio. Tuttavia negli ultimi tempi questa attività sta tornando in auge proprio per il numero limitato di cercatori, la crisi economica e la possibilità di generare reddito con un investimento iniziale minimo. I cercatori con esperienza parlano di 38€ guadagnati con l'attività di ricerca per 8 ore di lavoro.
Metodo di ricerca dell'oro alluvionale
L'oro alluvionale si presenta in piccole lamine o squame metalliche sottili (solitamente meno di 2-3 millimetri), di elevata purezza. Poiché l'oro ha un elevato peso specifico, si separa facilmente dalla sabbia più chiara, concentrandosi insieme nelle sabbie più scure.
Il metodo di separazione dell'oro alluvionale da altre particelle solide è detto "levigazione" e può essere effettuato attraverso diversi strumenti. Tutta la lavorazione avviene a mano, quindi armati di tempo e pazienza si devono esaminare molti metri cubi di sabbia prima di trovare frammenti di oro utili ad arrivare al peso di 1 grammo. Cercare l'oro con il canalettoIn Italia lo strumento di ricerca più utilizzato è il canaletto, costituito da una tavola di legno leggermente inclinata e posta sotto il pelo dell'acqua corrente. La tavola è scanalata trasversalmente in modo da provocare una serie di vortici che rimescolano la sabbia che vi viene gettata sopra, portando così in sospensione le particelle di sabbia più leggere che vengono rimosse dall'acqua. Le sabbie più pesanti ricche d'oro e magnetite si concentrano nelle ultime scanalature dalle quali vengono alla fine recuperate. |
Cercare l'oro con la batea
Una maggiore concentrazione si ottiene nella batea. È uno strumento simile ad un piatto di legno leggermente svasato, sul fondo del quale si riesce a far concentrare ulteriormente l'oro, facendo ruotare e debordare l'acqua con le sabbie meno pesanti.
Separare e fondere l'oro
La magnetite si può facilmente eliminare per mezzo di una calamita. Una volta ottenuta una certa quantità d'oro è possibile fonderlo nella forma che si desidera e, nel corso della fusione, è possibile purificarlo ulteriormente trattandolo con acidi che dissolvono le particelle estranee residue.
Per ottenere un grammo d'oro occorre trattare parecchi metri cubi di sabbia, questo però dipende dal fiume e dall'abilità del ricercatore.
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