La differenza di valore fra l’ingresso e l’uscita in una trade è il contratto per differenza, o CFD, uno strumento negoziabile che rispecchia i movimenti del bene sottostante. Essi permettono di generare profitti o causare delle perdite quando il sottostante si muove in relazione alla posizione assunta, nonostante non si abbia mai il possesso del sottostante: in sostanza, si tratta di un contratto tra cliente e broker, che è in grado di generare utili o perdite. Il trading in CFD ha diversi vantaggi importanti, che ne hanno aumentato la popolarità nel corso degli ultimi anni.


Come funziona un CFD

Se un titolo ha un prezzo di 23,12 euro, e se ne acquistano 100 parti, il costo dell'operazione è di 2.312 euro. Con un broker tradizionale, con il 50% di margine, questa trade richiederebbe almeno 1.156 dollari di liquidità da parte di chi acquista il titolo. Con un broker in CFD, spesso è sufficiente un margine del 5%, e quindi la trade potrà essere effettuata con un esborso di soli 57,80 euro.

Va notato che, quando si inserisce una sottoscrizione su un CFD, la posizione mostrerà una perdita pari alla dimensione dello spread: se lo spread è di 5 centesimi con il broker CFD, il titolo dovrà avere un incremento di valore di 5 centesimi perchè la posizione raggiunga un prezzo di pareggio. Se si possedeva il sottostante a titolo definitivo, si sarebbe avuto un guadagno di 5 cent, ma allo stesso tempo si dovrebbe pagare una commissione, che generalmente porta ad un esborso economico: questo è il compromesso alla base dei CFD.


I vantaggi dei CFD:


· Maggior effetto leva

I CFD offrono un effetto lega più alto rispetto al trading tradizionale. La leva standard, nel mercato dei CFD, inizia a partire da un 2% di margine richiesto e, a seconda del sottostante , i requisiti di margine possono andare fino al 20%. Requisiti di margine più bassi significano meno esborso di capitale per il trader / investitore, e un maggior potenziale di rendimento. Tuttavia, ad un aumento dell’effetto leva può corrispondere un aumento delle perdite.

· Accesso al mercato globale da una piattaforma

I broker di CFD in genere offrono diversi prodotti dai principali mercati del mondo. Questo significa che gli operatori possono facilmente commerciare su qualsiasi mercato intanto che quel mercato è accessibile per il proprio broker.

· Niente vendite allo scoperto o prestiti di azioni

Certi mercati finanziari hanno regole che proibiscono in alcuni momenti le vendite allo scoperto, e richiedono al trader di prendere in prestito lo strumento prima di vendere allo scoperto, oppure di avere dei requisiti di margine per la vendita allo scoperto. Il mercato dei CFD in genere non ha regole per le vendite allo scoperto: un CFD può essere venduto in qualsiasi momento allo scoperto, e dal momento che non vi è la reale proprietà del bene sottostante, non vi è alcun costo derivante dal prestito o dalla vendita allo scoperto.

· Esecuzione professionale senza costi


I broker in CFD offrono molte tipologie di ordini, come i broker tradizionali, tra cui stop, limiti e ordini contingenti come “Uno cancella l’altro” e “Se completato”. Alcuni broker anche offrono stop-trade garantite, al prezzo di una tassa sul servizio. Le commissioni sul trading in CFD sono molto poche, se presenti: molti broker non addebitano commissioni di alcun genere nell’entrare o uscire da un CFD. Piuttosto, il broker fa denaro grazie al pagamento dello spread da parte del trader: per comprare, infatti, il trader deve versare il prezzo della domanda, e per vendere, dovrà prendere il prezzo dell’offerta. E a seconda della volatilità del sottostante, lo spread potrà essere ampio o meno, sebbene spesso si tratti di uno spread fisso.



· Non sono richiesti requisiti Day Trading

Alcuni mercati richiedono degli importi minimi di trading quotidiano, o pongono dei limiti sulla quantità di transazioni giornaliere che possono essere effettuate in certi beni. Il mercato CFD non è vincolato da queste restrizioni, e gli operatori possono scambiare quanto e quando vogliono, se lo desiderano. Gli account possono spesso essere aperti da un minimo di 1.000 euro, anche se viene richiesto un deposito minimo di 2.000 o 5.000 dollari.

· Varietà di Trading Opzioni


Esistono CFD azionari, legati agli indici, di tesoreria, sulle valute e sulle materie prime; sono emersi anche i CFD di settore. Così non solo gli operatori di borsa traggono vantaggio, ma anche i trader dei più differenti ambiti finanziari possono guardare ai CFD come alternativa.



Gli svantaggi

Sebbene i CFD possano sembrare interessanti, presentano anche alcune potenziali insidie. Prima fra tutte, il dover pagare lo spread fra entrata ed uscita nell’investimento elimina la possibilità di trarre profitto da piccole movimentazioni. Lo spread riduce anche le trade vincenti di un piccolo importo e incrementa le perdite di un piccolo importo, basandosi sul quantitativo posseduto effettivamente di certificato. In questo modo, sebbene le quote espongano i trader alla tassazione, a commissioni e requisiti patrimoniali più elevati, il mercato dei CFD ha il suo modo di tagliare i profitti dei trader grazie a spread più ampi.

Si deve anche tener conto del fatto che l’industria dei CFD non è molto regolamentata, e la credibilità dei broker è basata sulla reputazione, sulla durata dell’azienda e sulla loro posizione finanziaria. Ci sono molti broker di CFD, ma è importante, come per ogni decisione in ambito di trading, valutare per decidere in cosa si vuole operare e quale broker soddisfa al meglio le vostre esigenze di trading.