Nell'ambito dell'ordinamento italiano, esistono particolari organi giurisdizionali denominati Commissioni tributarie, dei giudici particolari che si esprimono in materia tributaria. Risulta molto utile verificare le sentenze tributarie già emesse per verificare casi analoghi in esame.

 

Articolazione delle commissioni tributarie

Le commissioni tributarie sono articolate in maniera specifica a partire dal Decreto legislativo 31/12/1992, n. 545; secondo tale decreto, esistono dunque le commissioni tributarie provinciali, con sede nei vari capoluoghi di provincia; queste commissioni tributarie giudicano in merito al primo grado.

Esistono poi le commissioni provinciali regionali, che hanno sede nei vari capoluoghi di regione, a cui ci si rivolge per il giudizio in appello.
Eccezione va fatta per il Trentino, in cui non esistono le commissioni provinciali e regionali ma le cosiddette commissioni tributarie di primo e secondo grado.

 

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Sentenze tributarie

Struttura delle commissioni tributarie

Attualmente, le varie commissioni tributarie sono suddivise in una serie di sezioni, il cui numero è variabile a seconda del luogo.
A capo di ogni commissione tributaria è presente un presidente, il quale oltre a presiedere la propria commissione di riferimento, presiede anche la prima sezione. Tutte le altre sezioni, invece, hanno un proprio specifico presidente e vicepresidente.
Di ciascuna sezione fanno poi parte quattro giudici tributari, ed il collegio giudicante, formato dal presidente, il vicepresidente e un terzo membro. In questo modo in ogni sezione possono costituirsi una coppia di collegi.
A supportare la struttura di ogni commissione tributaria è presente un ufficio di segreteria, alla dipendenze dirette del Ministero dell'economia e delle finanze.
Tali uffici di segreteria di ogni commissione tributaria hanno fra i vari compiti quelli di preparare le attività di udienza e assistenza ai collegi giudicanti.
I componenti di ogni commissione tributaria vengono scelti dal Presidente della Repubblica, secondo un'ordine in cui sono collocati attraverso determinati elenchi predisposti per ogni specifica commissione tributaria, il quale si basa su una serie di titoli posseduti dai vari candidati.