La stampa delle banconote
IN COSA CONSISTE IL SIGNORAGIGO BANCARIO? SI TRATTA DI UNA BUFALA?

Il signoraggio bancario non è una bufala, tanto è vero che anche istituzioni come la Borsa Italiana da cui è tratto questo articolo hanno spiegato la questione. Tuttavia il meccanismo del signoraggio bancario è molto spesso travisato da siti internet o video youtube nei quali si cerca di delineare un quadro non proprio corrispondente al vero. Il passaggio che non viene normalmente spiegato riguarda il fatto che gli interessi derivanti dal signoraggio bancario UE vengono ridistribuiti tra i vari stati. Ma procediamo con ordine.


Il Signoraggio bancario consiste nel reddito ottenuto da una Banca centrale tramite l’emissione di moneta. Si tratta dunque di un guadagno che una banca che emette moneta, come la Banca centrale europea, realizza tramite il flusso di interessi generato dalle attività che hanno come contropartita delle banconote. In parole povere la BCE, quando emette moneta, vuole in cambio una certa percentuale di ricchezza per ogni banconota stampata.

Nell’Eurosistema, che è costituito dalla Bce e dalle banche centrali nazionali dei Paesi che hanno adottato l’euro, il signoraggio è incluso nel più generale valore del reddito monetario che è il profitto tratto dalle banche centrali nazionali, per esempio la Banca d’Italia o la Bundesbank, nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria del sistema SEBC, ossia il sistema composto da Bce e banche centrali nazionali. E’ importante sottolineare che i redditi del signoraggio sono percepiti dalle banche centrali e dalla Bce, ma queste lo riversano poi agli stati sovrani che sono i titolari ultimi della sovranità monetaria.
Un flusso di interessi deriva quindi dall’attività di emissione di banconote, di cui la Bce è titolare esclusiva, e dalla gestione della base monetaria che comprende gli interessi sui depositi delle banche private presso la stessa banca centrale: un’altra voce fondamentale del bilancio della Banca centrale europea. I profitti derivanti dalla gestione di questi attivi compongono il reddito monetario, una voce fondamentale del bilancio della Bce. Essi però vengono redistribuiti alle banche centrali in ragione delle loro quote nel capitale della stessa Bce. Il capitale dell’Eurotower è infatti diviso tra le banche centrali dei Paesi membri: per esempio la Bundesbank, la banca centrale tedesca, ha il 18,93% circa della Bce, mentre la Banca d’Italia ne ha il 12,49% e la Banque de France il 14,22 per cento. Gli utili del signoraggio vengono redistribuiti in queste proporzioni.
Dal Bilancio 2012 della Banca d’Italia si apprende che "il risultato della redistribuzione del reddito monetario è positivo per 1.184 milioni (357 milioni nel 2011). Tale importo rappresenta la differenza tra il reddito monetario accentrato dalla Banca, pari a 2.996 milioni, e quello alla stessa redistribuito, pari a 4.180 milioni". 

Dalla Bce la Banca d’Italia ha dunque ottenuto la redistribuzione di reddito monetario per 4,180 miliardi di euro, corrispondenti al suo 12,4966% per l’esattezza del reddito monetario complessivo distribuito dalla Bce alle banche centrali nazionali. Fatte le debite proporzioni, se ne deduce che il reddito monetario totale della Bce ammonta a circa 33,45 miliardi di euro. E’ questo l’ammontare degli introiti che la Banca centrale europea ottiene e redistribuisce alle varie banche centrali nazionali in ragione delle loro quote.

Quanto all’emissione di moneta occorre però precisare che il sistema di Bce e banche centrali è responsabile soltanto dell’emissione di banconote e degli interessi derivanti dalla gestione dei depositi presso la Bce. L’emissione delle monete metalliche nell’Eurosistema (e il relativo signoraggio) è delegata ai singoli ministeri delle Finanze. La Bce deve però approvare la quantità di monete metalliche emesse. La variazione delle emissioni (sia metalliche, che in banconote) deriva dalle variazioni nella domanda. Le emissioni si moneta metallica sono assai ridotte rispetto al resto della base monetaria.

Per quanto riguarda l’emissione di banconote in euro, alla Bce è attribuita una quota dell’8% del valore dei biglietti in euro in circolazione. Il resto è attribuito alle varie banche centrali in ragione delle loro quote nell’Eurosistema. Il signoraggio sul’8% delle banconote in euro di competenza della Bce è dato dagli interessi su questi importi, che a loro volta sono calcolati con il tasso applicato alle operazioni di rifinanziamento principali pari attualmente allo 0,5 per cento. Alla fine del 2012 l’ammontare complessivo delle banconote in circolazione (la voce del passivo della Bce su cui viene calcolato l’8% di sua spettanza) ammontava a circa 73 miliardi di euro. In ogni caso il signoraggio su questo 8% così come il reddito dei titoli detenuti nell’ambito del programma SMP (Securities Markets Programme) vengono alla fine redistribuiti alle banche centrali nazionali che li rendono agli stati sovrani.