Percepisce il diritto ad incassare il dividendo, l'azionista che possiede l'azione il giorno di apertura in cui
il titolo stacca la cedola; nel giorno di pagamento il singolo azionista riceve fisicamente l'accredito dell'importo corrispondente al dividendo staccato sul proprio conto corrente.

Detto questo appare chiare che, vendendo già all' apertura i titoli posseduti si mantiente il diritto ad incassare il dividendo, in quanto nello stesso giorno il titolo quoterà già ex dividendo.


Esempio: il titolo Fiat, chiude oggi martedì 18, a 10 euro, stacca il giorno 19 un dividendo di 0.5 euro per azione; il prezzo di chiusura di 10 euro sarà rettificato per il dividendo staccato ottenendosi la quotazione ex-cedola di euro 9.5: l' azionista che possedeva un' azione valutata 10 euro, possiede all' apertura di lunedì, un' azione da 9.5 euro piu' il diritto al dividendo di 0.5 euro.

Già all' apertura del giorno 15 potrà vendere l' azione al prezzo di apertura mantenendo il diritto alla riscossione del dividendo.

Il dividendo, dunque, spetta al possessore delle azioni il giorno dello stacco del dividendo stesso per cui è necessario aver comprato le azioni almeno un giorno prima dello stacco, anche durante la borsa serale.