A BANCA CARIGE SERVONO 800 MILIONI DI EURO, DISMISSIONI ED AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE.
Banca Carige prevede di dare corso ad un adeguamento patrimoniale per 800 milioni di euro, da realizzarsi in parte con la cessione di asset non core e per la parte residua con un aumento del capitale sociale, da offrire in opzione agli azionisti.L'assemblea ha dato delega al CDA sull'aumento da esercitare entro il 31 marzo 2014. Le cessioni non basteranno al gruppo Carige per realizzare gli 800 milioni necessari per l'aumento di capitale, ma fonti vicine all'istituto riferiscono che al massimo sarà necessario un aumento non superiore ai centro milioni
L'aumento di capitale sarà ridotto il più possibile al fine di evitare una richiesta troppo esosa per gli attuali soci.
Contro la scelta di un aumento di capitale a pagamento si è schierata la Fondazione Carige, maggiore azionista, che controlla il 47% della banca. A pesare sulla fondazione sono i 422,3 milioni erogati cinque anni fa, quando venne determinato l’aumento di capitale da 950 milioni di euro nel Marzo 2008.
Quel miliardo venne chiesto per acquisire gli sportelli comprati a caro prezzo da Intesa Sanpaolo e tentare l’espansione fuori dalla regione d’appartenenza. L'operazione si è rivelata poco redditizia e il miliardo di aumento di capitale è svanito nel giro di cinque anni,.
Dalla primavera di cinque anni fa, le quotazioni delle ordinarie Carige sono crollate da 2,455 euro a circa 50 centesimi, dopo aver toccato il picco di 2,789 nel 2009, con non poche preoccupazioni per la francese Bpce, secondo socio, con in tasca poco meno del 10%.
Di seguito le comunicazioni della società a riguardo degli adeguementi patrimoniali. Al fine di adeguare la patrimonializzazione del Gruppo al perdurare delle criticità dello scenario economico e finanziario, nonché alle più stringenti norme regolamentari, e in considerazione del fatto che a partire dal 1° marzo 2014 il Gruppo stesso sarà sottoposto a vigilanza diretta da parte della BCE, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di confermare le linee del piano di rafforzamento della struttura patrimoniale ed economica del Gruppo, già approvato nella seduta del 25 febbraio u.s. Tale piano prevede un adeguamento patrimoniale per un importo massimo complessivo di 800 milioni, da realizzarsi primariamente con la dismissione di assets del Gruppo, quali le Compagnie assicurative ed eventuali altri assets che saranno individuati nella più puntuale definizione del piano nonché, per la parte residuale che il Consiglio auspica essere la minore possibile, attraverso un aumento del capitale sociale da offrire in opzione agli azionisti. Conseguentemente il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la proposta, da sottoporre all’Assemblea straordinaria degli Azionisti, previo rilascio delle necessarie autorizzazioni, di attribuire al Consiglio medesimo la facoltà di esercitare entro il 31 marzo 2014 la delega ad aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di 800 milioni da offrire in opzione agli azionisti, confidando altresì che detto importo sia il più possibile contenuto in relazione alla dismissione degli assets di cui sopra. |
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