Dal 1 gennaio 2013 l'importo della pensione minima garantita dall'INPS aumenta rispetto al 2012 del 3%.
La pensione minima viene riconosciuta al pensionato il cui reddito da pensione, sulla base del calcolo dei contributi versati, risulti inferiore ad un livello fissato dalla legge, considerato il "minimo vitale". L’importo mensile varia ogni anno, ecco dunque il valore per il 2013: Pensione minima 2013: 495,43 euro - 6.440,59 euro annuali.

I limiti di reddito per avere diritto alla pensione minima sono:
  • 12.881,18 euro (1.070 euro al mese) per pensionato solo
  • 25.762,36 euro annui (2.140 euro al mese) per pensionato coniugato 
Limiti della prestazione


Per la pensione minima è il caso di ricordare che l’Inps considera tutti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti o tassati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli. Dal raggiungimento di questi limiti vanno poi escluse anche:
-    la casa di abitazione;
-    le pensioni di guerra;
-    l’assegno di accompagno;
-    i trattamenti di famiglia;
-    i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere  di continuità

Quali redditi si prendono a riferimento ?

-    nel caso di concessione per la prima volta della prestazione, i redditi da utilizzare sono quelli presenti nell’anno in corso, così anche i limiti di reddito da prendere a base;
-    se si tratta invece di una prestazione già concessa in precedenza, i redditi da sottoporre a verifica sono quelli riferiti all’anno in corso e all’anno precedente, mentre i limiti di reddito sono quelli dell’anno in corso.