Il prezzo dell’oro ha
fatto registrare una flessione importante nel mese di ottobre che ha fatto
pensare ad una definitiva inversione di tendenza per il mercato del metallo
prezioso.
Nonostante l’oro abbia
perso il 3.07% del suo valore solo
negli ultimi giorni, questo appare assolutamente fisiologico se prendiamo in
considerazione il rally degli ultimi 2 mesi e mezzo che ha portato l’oro a
guadagnare addirittura il 15% in
dollari, raggiungendo il picco lo scorso 4 ottobre a 1719$ per oncia.
Un aumento del 15% in quasi 3 mesi significherebbe un aumento del 60% l’anno, assolutamente insostenibile. In questa ottica il
ribasso degli ultimi giorni appare essere una normale e fisiologica correzione
di mercato.
Nonostante questo, analisti e investitori sembrano divisi per
quanto riguarda il futuro del prezzo dell’oro, tra coloro che attendono un
forte ribasso per i prossimi mesi e coloro che scommetto sulla scalata del
valore fino a raggiungere i massimi del 2011, scambiato a 1.900$ l’oncia.
Futures GOLD Dec12 |
Il mese di ottobre è
storicamente un mese duro per il trading dell’oro e questo mese non sembra fare
eccezione, anche se la pressione ribassista sta trovando una barriera a $1.720,
dovuto essenzialmente alla costante forte domanda da parti di privati e grandi
acquirenti, tra i quali Banche Centrali, che limitano l’effetto speculativo
negativo.
Mentre i ribassisti
prendono in considerazione le vendite di breve termine, tese a realizzare
profitti veloci, a sostegno della loro tesi, è importante valutare la corrente
situazione dell’offerta mondiale dell’oro.
I maggiori produttori di
oro, Cina e Russia in primis, non immettono nel mercato globale la quantità di
oro estratto dalle rispettive riserve aurifere, il quale resta nel paese per
soddisfare la crescente espansione delle proprie riserve mondiali.
Inoltre la produzione del
SudAfrica ha subito una forte contrazione per via dei continui scioperi dei settori
minerario e trasporti, mentre ben il 28% della produzione di Australia e USA
finisce nei forzieri delle Banche Centrali per controbilanciare la perdita di valore
delle riserve valutarie.
L’analisi mostra come la
bilancia dell’offerta e della domanda rimane bloccata a favore di quest’ultima,
supportata anche dalla costante richiesta dei privati e piccoli risparmiatori,
come indicato dal leader del trading online BullionVault.
Fin quando i paesi
estrattori saranno anche da grandi consumatori, impedendo di fatto all'oro di
raggiungere il mercato, la tendenza rialzista rimarrà prevalente. Eventuali
correzioni al ribasso, come quelle di questi ultimi giorni di ottobre,
dovrebbero essere considerate di natura fisiologica e temporali.
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