Enel distribuirà un dividendo nel 2012 di 0,26 euro, di cui 0,10 euro già corrisposti a novembre 2011 a titolo di acconto sul dividendo. Il pagamento avverrà il 21 giugno 2012, con stacco della cedola il 18 giugno 2012. Il cda ha deciso di non procedere alla distribuzione di alcun acconto sul dividendo nel 2012, dopo aver comunque confermato la dividend policy, con pay-out del 60% sull’utile ricorrente.
I ricavi di Enel nel 2011 sono stati pari a 79.514 milioni di euro contro i 73.377 milioni nel 2010. con un incremento su base annua dell'8,4%.
In aumento dell 1,4% anche l' Ebitda che è passato a 17.717 milioni di euro contro 17.480 milioni nel 2010. Tuttavia l'utile netto registrato l'anno scorso è passato a 4.097 milioni di euro contro i 4.405 milioni del 2010. Un calo di 7 punti percentuali.

Prospettive future, taglio dei dividendi
 Il piano industriale varato dal cda di Enel prevede di raggiungere nel 2012 un Ebitda a 16,5 miliardi di euro nel 2012, che poi passerà a 17,0 miliardi nel 2014 e a 19,0 miliardi nel 2016. L’utile netto del gruppo è stimato in 3,4 miliardi di euro nel 2012, 3,8 miliardi nel 2014 e infine 5,0 miliardi nel 2016. Ma gli sforzi più grandi che Enel è chiamata a compiere sembrano essere quelli sul fronte indebitamento visto a 43 miliardi di euro nel 2012, 39 miliardi nel 2014 e appena 30 miliardi nel 2016. Nessuna sorpresa invece sul fronte investimenti. Entro l’anno 2016 infatti Enel metterà in cantiere qualcosa come 27 mld di euro. Sul fronte dei dividendi Enel il nuovo piano industriale prevede invece la riduzione del pay out che passa dall’attuale 60% a almeno al 40% dell’utile netto. Evidente quindi la strategia della società di cercare di fare quanta più cassa possibile, sia per sostenere la sua espansione che per far fronte all’avverso quadro macroeconomico in cui Enel si muove.