30 Maggio 2012. Il Consiglio dei ministri ha deliberato un aumento delle accise sui carburanti di 2 centesimi di Euro al fine di reperire risorse necessarie per affrontare l'emergenza terremoto. L'extra gettito da questa accisa, di decine di milioni di euro, darebbe spazio per i fondi per la ricostruzione. La possibilità di aumentare le accise in caso di calamità naturali è infatti chiamata Tassa sulle disgrazie. Nelle ultime settimane il prezzo della verde e del gasolio era sceso, mediatemente, a 1,7 e 1,6 euro,  ma questa nuova stangata potrebbe far schizzare in pochi giorni il prezzo al litro intorno a 1,8 euro, con punte di 1,9.  

"Aumentare il prezzo dei carburanti è sbagliato"

Durante la mattinata Assopetroli aveva espresso la propria contrarietà ad un aumento delle accise: "L'aumento di 5 centesimi di euro sia a livello nazionale che a livello regionale per complessivi 10 centesimi, previsto dal decreto di riforma della Protezione civile in caso di utilizzo del fondo per le emergenze, al quale si potrebbero aggiungere oggi altri 2,5-3 centesimi per far fronte all'emergenza terremoto come annunciato da alcuni quotidiani, è sbagliato e potrebbe condurre ad un aggravamento della situazione di crisi per l'economia delle famiglie e delle imprese oltre che per le aziende del settore della commercializzazione dei prodotti petroliferi colpite dal già consistente crollo delle vendite dovute proprio ai continui e recenti aumenti delle accise sui carburanti".