La notizia è arrivata alla chiusura della Borsa Americana, S&P ha declassato la Spagna a BBB+ con un outlook negativo.

Proprio ieri sera la Fed ha affermato chiaramente che il maggiore rischio al ribasso per la crescita economica statunitense nei prossimi mesi è legato alle incertezze sui mercati finanziari dovute alla crisi in Spagna e Italia.  La Spagna si è impegnata ad una riduzione del deficit dall’8,5% al 5,3%.
La più importante fetta è quella che Madrid spera di ricavare dalla Sanità: risparmi per 7 miliardi di euro annui, che finiranno principalmente sul conto degli assistiti.  I pensionati si troveranno d’ora in poi a pagare il 10% dei medicinali. La quota invece a carico della popolazione attiva sarà portata, in base ai redditi, dal 40% fino a un massimo del 60%. Altro pilastro su cui si abbatterà la scure dell’austerity è quello dell’istruzione pubblica. Classi più numerose e incremento del 50% delle tasse d’iscrizione all’università, le chiavi con cui il governo spera di recuperare 3 miliardi di euro all’anno.  
Istituti bancari in difficoltà
In Spagna, mentre i crediti dubbi aumentano, il credito erogato e i depositi sono in brusca frenata. Per far fronte ai rischi, in particolare quelli che derivano dalla crisi immobiliare, la Banca centrale ha annunciato la necessita' per gli istituti di un rafforzamento patrimoniale da 53,8 miliardi, di cui oltre 29 miliardi in accantonamenti e 15,6 miliardi per riserve di capitale. Ma, come ha gia' detto il governatore Miguel Ordonez, ulteriori risorse potrebbero essere necessarie in caso di peggioramento dell'economia. Al punto che ora i mercati sono scettici sulla capacita' degli istituti di raccogliere le risorse richieste.