Il provvedimento restrittivo in materia di posizioni short nette sulle azioni del comparto finanziario, adottato il 12 agosto scorso e successivamente prorogato fino al 15 gennaio 2012 (con delibera n. 17992 dell'11 novembre scorso) è valido fino al 24 febbraio 2012. Resta quindi in vigore il divieto di assumere o incrementare le posizioni nette corte, ossia le posizioni ribassiste, calcolate come differenza fra le attività in vendita e quelle in acquisto, tenuto conto di tutti gli strumenti finanziari, compresi quelli derivati e su indici. Misure analoghe sono state adottate dalle autorità di vigilanza di Francia, Belgio e Spagna. Il divieto si applica ai titoli azionari del settore bancario-assicurativo.
Attenzione però, restano validi a tempo indeterminato gli altri provvedimenti restrittivi:

  • gli obblighi di comunicazione delle posizioni ribassiste rilevanti su tutte le società quotate in Italia (delibera n. 17862);
     
  • il divieto delle vendite allo scoperto "nude", cioè quelle non assistite dalla disponibilità dei titoli al momento dell'ordine; il divieto vale per tutte le azioni quotate sui mercati regolamentati italiani indipendentemente da dove sono negoziate (delibera n. 17993 dell'11 novembre 2011).
La Consob precisa sempre che la proroga delle restrizioni in materia di posizioni nette corte è stata adottata alla luce dell'attuale situazione dei mercati finanziari; potrà essere modificata o revocata secondo le condizioni di mercato e, per quanto possibile, in accordo con le altre autorità europee che hanno adottato analoghe misure.