Terna SPA ha reso noto ieri sera che Standard and Poor’s (S&P) ha ridotto il rating di lungo termine da 'A' a 'A-' ed il rating di breve termine da 'A-1' a 'A-2' . Tale azione segue il recente downgrade di due notch, da A a BBB+, della Repubblica Italiana: coerentemente con la metodologia dell’Agenzia per le “government related entities (GREs)”
Terna può godere di un rating superiore di un notch rispetto al rating dello Stato Sovrano.
Il rating di lungo termine di Terna rimane sotto osservazione con possibili implicazioni negative, stato in cui era stato messo lo scorso 13 dicembre 2011. Terna si conferma il primo operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica in Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestiti.
La società è proprietaria in Italia della Rete di Trasmissione Nazionale in alta tensione e ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia su tutto il territorio nazionale. L'azionista di riferimento è la Cassa Depositi e Prestiti con il 29,85%, seguono Enel al 5,1%, Romano Minozzi al 5,1%, BlackRock Inc. al 2,1%.
Il 23 febbraio 2012 la società fornirà i dati preliminari consolidati relativi all'esercizio 2011 che nei primi nove mesi dell'anno si attestavano a 315 milioni. Le stime per il 2012 viaggiano intorno ai 380 milioni in linea
con le stime di consensus. Terna stima che,
sulla base delle nuove tariffe per il trasporto stabilite
dall'Autorità per l'energia e il gas il 31 dicembre, incasserà
nel 2012 circa 1,63 miliardi. Ma i suoi manager non si
sbilanciano, per il momento, sugli effetti conplessivi che il
piano deciso dal regolatore avrà sulla gestione.
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