Il calcolo deriva dal rapporto fra l’aliquota precedente del 12,5% e la nuova del 20%(12,5:20x100). A partire dal 2012, quindi, un investitore con 100mila euro di minusvalenze si troverebbe, nel caso compensi la perdita, a dover pagare il 20% sui 37.500€. Il risparmiatore si troverebbe quindi a dover pagare 7500€ di tasse per un guadagno di 0€. Chi avesse in portafoglio titoli in perdita dovrebbe pertanto valutare di tenerli fino al 2012 evitando dunque di contabilizzare la minus e non incorrere nel caso suddetto.
Riguardo al poco criticato forte aumento dal 12,5% al 20% della tassazione sui guadagni da compravendita di azioni, la nuova aliquota porta l’Italia a livelli vicini a quelli di Francia e Germania ma bisogna anche ricordare che in Austria, Belgio, Svizzera e Lussemburgo i fortunati piccoli investitori non pagano nessuna tassa sulle plusvalenze derivanti da compravendite azionarie. |
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