Lo spread o differenziale tra i titoli di stato italiani (Btp) e i loro omologhi tedeschi (Bund), indica quanto bisogna avere in più in termini di rendimento per premiare/incentivare l’acquisto di titoli italiani (che sono più rischiosi) rispetto all’acquisto di titoli di stato tedeschi. Tanto più alto il differenziale/spread rispetto al Bund, tanto più significa che la situazione economica del paese è peggiorata e con essa la capacità di ripagare il proprio debito agli investitori che hanno acquistato i titoli obbligazionari.
Per evitare che i nostri titoli di stato (insieme a quelli spagnoli, chiamati Bonos) fossero percepiti come eccessivamente rischiosi sulle piazze finanziarie internazionali, la Banca Centrale Europea in data 8 Agosto ha deciso di acquistare i titoli in modo da dare un’iniezione di fiducia nei confronti dei due paesi e ridurre il differenziale in termini di rischiosità con la Germania. In sintesi quindi, per i detentori di titoli di stato la notizia in questione è da considerare con favore in tal caso, in quanto ciò si traduce in un apprezzamento del prezzo dei Btp e nella riduzione di potenziali perdite in caso di una loro vendita.

In queste giornate di montagne russe sui mercati azionari, dunque, la vera cartina di tornasole per leggere l’andamento del mercato è lo spread Bund BTp, vale a dire il differenziale di rendimento tra il titolo governativo tedesco (Bund) e il titolo governativo italiano (BTp) di pari scadenza ossia 10 anni.
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Spread BTP/BUND grafico a 5 anni
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